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I plantari vengono utilizzati per varie patologie del piede ed hanno funzione antalgica, riabilitativa e di mantenimento.
A seconda del caso i plantari vengono costruiti con materiali adeguati per le varie funzioni cui devono assolvere. Si possono osservare già differenti condizioni anatomo-patologiche nel piede destro e sinistro e si rende necessaria quindi l'esecuzione personalizzata del presidio, sempre su rilevamento dell'impronta mediante i sistemi convenzionali. Nel dare la giusta indicazione al paziente è opportuno stabilire anche i materiali che dovranno essere impiegati per la realizzazione. 


Impronte positiva e negativa in gesso


  Plantari per tutte le esigenze


Per semplificare divideremo i plantari in materiale rigido, semirigido e morbido.

  • I plantari rigidi  avranno efficace riscontro laddove è importante contrapporre al carico il sostegno o l'inclinazione, affinché l'effetto desiderato non ne vanifichi la resistenza.

  • I plantari semirigidi hanno la possibilità di essere tollerati in ogni circostanza ove si richieda una modica fase riabilitativa in un soggetto che presenti localmente una patologia dolorosa anche di natura traumatica.

  • I plantari morbidi, a differenza dei precedenti perdono le caratteristiche correttive ma si inseriscono validamente in un contesto di molte situazioni dove il carico ha un aspetto primario. E' importante ricorrere a materiali per lo più elastici, come il lattice, l'espanso, il silicone e valutare il necessario grado di resistenza per offrire al paziente adeguati punti di sostegno.

 

Nello sportivo il plantare in silicone si rende molto utile grazie alle sue proprietà fisiche e molecolari. Il silicone infatti ha di per sé una struttura molecolare elastica e permette una perfetta reazione uguale e contraria al carico.
Quando si parla di silicone bisogna specificare in questo caso che il plantare da realizzarsi deve adattarsi alle varie condizioni che il piede richiede.
Distinguendo il piede in varie regioni possiamo offrire a queste ultime varie elasticità a seconda delle problematiche esistenti. Ad esempio, se nello sportivo è presente una metatarsalgia ed una spina calcaneare sarà opportuno creare due differenti condizioni del carico: una per l'avampiede e una per il retropiede, tutto questo in un solo plantare,   manipolando il materiale di base (grezzo) catalizzandolo con la fusione di paste al silicone di differente grado di elasticità in più punti. Questo metodo da noi praticato consente di offrire al piede un mezzo utile per affrontare tutte le sollecitazioni che provengono da una deambulazione varia e stressante qual'è quella presente nel tennis, nel calcio, nel jogging, nello step, nell'aerobica, ecc.
Utilizziamo la stessa tecnica anche nei casi di gravi ulcere-plantari dove il piede necessita di sostegni e scarichi con spessori ricavati da un'impronta negativa e positiva di gesso, raggiungendo ottimi risultati finali anche a vantaggio della superficie cutanea in quanto è possibile lavare il plantare con acqua e sapone.
La diffusione di questo metodo non intralcia il manufatto commerciale che viene richiesto nei casi di minor gravità, tuttavia consigliamo sempre di interpellare specialisti che abbiano cognizione anche del settore meccanico-ortopedico.

 

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